2016-2017 La terra
“ In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso…”
“Dire,fare,baciare”… comincia così una vecchia filastrocca che piace ancora ai bambini.
Tre parole che racchiudono gli aspetti più importanti della nostra vita: il linguaggio, le azioni e le relazioni affettive. Nella scuola dell’infanzia il “fare” , soprattutto se inteso come esperienza concreta, diventa l’occasione per sviluppare tutti gli aspetti della conoscenza.
Ma cosa piace fare ai bambini?
Durante il gioco libero in giardino noi insegnanti ci siamo spesso soffermate ad osservare quanto ai bambini piaccia giocare con la terra. Se c’è poi una piccola pozza d’acqua, tutti lì ad impastare, a sporcarsi le mani e pasticciare oppure, quando aperta la sabbionaia… tutti dentro piedi e mani a scavare, travasare, trasportare, plasmare. Quindi, quando lo scorso anno abbiamo aderito al progetto ecologia indetto dal Comune, consistente nella costruzione di un piccolo orto, l’entusiasmo è stato altissimo!
Alla domanda: “Bimbi vi piace giocare con la terra?” la risposta è stata: “E’ molto bello! Si possono fare tante cose! E’ divertente!” Quel “divertente” racchiude il piacere, la conoscenza, la scoperta, l’immaginazione.
La terra nella sua semplicità ed unicità ha sempre affascinato intere generazioni, poiché contiene in se una capacità di trasformazione e rigenerazione, un divenire unico.
E’ nostra abitudine, prima di formulare progetti didattici, ascoltare i messaggi che i bambini mandano, raccogliere le “tracce” e tenere in considerazione ciò che li interessa e li coinvolge. Per questo abbiamo pensato e costruito un percorso sull’elemento TERRA: per quello che è, per quello che produce, per quello che nasconde. In questo percorso pieno di sorprese i bambini useranno sicuramente tutto ciò che posseggono: il corpo, le mani, la testa, il pensiero,le parole e, perché no, anche il cuore.
Facendo leva su questa forte motivazione i bambini esplorano spontaneamente la realtà che li circonda manifestando curiosità, voglia di sperimentare il mondo, di giocare e di mettersi in gioco utilizzando l’ambiente.
Fortunatamente viviamo in un territorio dove la natura si culla tra le acque del fiume Chiese e le dolci colline moreniche, quindi quale migliore occasione per far vivere ai nostri bambini un’esperienza concreta in contatto diretto con la natura e far partire così il nostro viaggio.
Il Podere del Lavagno è stato l’incipit per dare forma al nostro progetto, una gita in ottobre tra i meravigliosi colori dell’autunno che hanno portato i nostri piccoli esploratori ad interagire in modo pratico con diverse tipologie di terra, a conoscere e riconoscere piante e animali.
A scuola abbiamo portato diversi bulbi che, piantati ognuno nella propria sezione, hanno germogliato durante l’inverno regalandoci nel mese di marzo una bellissima fioritura di narcisi, tulipani, crocus, ranuncoli e profumatissimi giacinti.
Il nostro intento è quello di favorire esperienze creative, cognitive e comunicative utilizzando il gioco e l’esperienza diretta come strumenti di apprendimento.
Attraverso la valorizzazione della vita di sezione proponiamo ai bambini una scuola del fare, vale a dire:
- Scoprire il giardino, l’orto come vita scolastica all’aperto
- Creare e produrre nell’orto della scuola attraverso un laboratorio specifico
- Estendere il messaggio del rispetto dell’ambiente, la cultura del biologico e della salvaguardia della biodiversità
- Educare al valore di un’alimentazione sana e completa
- Infondere la convinzione che prendersi cura della natura è un modo spontaneo a dare.
T come TEMPO, TESORO, TRACCE
E come ENERGIA, ESPERIENZA, ECOLOGIA
R come RIPOSO, RISVEGLIO, RACCOLTO
R come RICERCA, RECUPERO, RIUTILIZZO
A come ACQUA, AIUTO, AMORE